Thursday, January 9, 2014

¡¡¡ VdP lo confirma: NO HAY CARISMA !!!

Mons. Velasio confirmó que no hay Carisma en los Legionarios porque «nos encontramos con dificultades». Los Legionarios sólo tienen «Patrimonio».

El Comisario Pontificio, cuya labor ha sido bastante contestada por ineficaz, no especificó qué tipo de "patrimonio" es el de los Legionarios.

Durante la entrevista publicada este 9 de enero por el portavoz pontificio, P. Federico Lombardi, VdP admitió que en lugar de carisma hay que hablar de patrimonio.

La entrevista original en italiano en Radio Vaticana. Respuesta a la pregunta número 4.

UPDATE:
Comentario a la respuesta 4:

Inicia su respuesta apoyándose en el trabajo de los Visitadores (que él públicamente despreció). Después cita el comunicado del 1 de mayo (que también despreció).

Niega la unión entre Fundador y Congregación, pero inmediatamente admite que el Movimiento estaba en torno al Fundador... non sequitur.

Posteriormente reconoce que no se puede hablar de carisma... porque es problemático. Sin embargo no dice por qué es problemático. Tal cual ha sido su política, huye de la verdad. ¿Es problemático porque el carisma está vinculado a un Pedófilo? ¿Es problemático porque no hay?... Es problemático y punto.

Pero luego continúa con su falta de lógica intentando componer las cosas; habla de mirar los aspectos institucionales en lugar del carisma... y ¡los aspectos institucionales son un carisma entregado a la Iglesia!

Y concluye como todo un fariseo: La espiritualidad del Instituto está bastante clara y precisa.

Original, tomado de Radio Vaticana:
«Questo argomento in sé a noi toccava solo in parte, perché implicitamente era già stato giudicato dalle conclusioni dei Visitatori e poi degli atti posti successivamente. Se avessero individuato una inseparabilità tra Fondatore e Istituto, il discorso sarebbe stato chiuso; invece aver previsto che la Congregazione andasse avanti per la sua strada col carisma, implicitamente ammetteva che forse avesse già un carisma valido. Però è anche vero che il Santo Padre nella Bolla di nomina parla di rivedere in profondità il carisma, cosa che noi abbiamo cercato di fare. Abbiamo inserito questo carisma all’interno di una realtà più grande, che c’era attorno al Fondatore: quella del Regnum Christi. Si è individuato un carisma del Regnum Christi, vissuto in modo diversificato, a seconda delle vocazioni, da laici, da laici consacrati e da religiosi sacerdoti. E ci pare che l’identificazione sia abbastanza precisa. Solo che noi abbiamo preferito – io prevalentemente – più che parlare di “carisma”, che è una parola un po’ problematica, di seguire il Codice parlando di “patrimonio”, del “patrimonio dell’Istituto” e cioè degli elementi istituzionali, perché se ci fermiamo al carisma come momento sorgivo e spirituale ci troviamo in difficoltà. Ma se noi pensiamo agli aspetti istituzionali e cioè ad un carisma consegnato alla Chiesa e approvato dalla Chiesa, si può identificare: sono i religiosi sacerdoti, sono i laici, sono i laici consacrati, che vogliono vivere il Mistero di Gesù che annuncia il Regno, con la spiritualità tipica della regalità di Cristo – regalità di Cristo non sotto l’aspetto trionfalistico, ma sotto l’aspetto di Gesù che trionfa dalla Croce - e poi con la pietà eucaristica molto accentuata e la pietà mariana, e poi con l’apostolato – cioè con l’annuncio del Regno di Cristo, particolarmente attraverso l’inserimento delle università e degli studi superiori. Se pensiamo a tutto questo ci è sembrato che la fisionomia, la spiritualità di questo Istituto sia abbastanza chiara e precisa.»

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